#Laboratorio a cura di Michael Taussig, Isabella Mongelli e Jasmine Pisapia.
La nostra idea è che con il Global Meltdown (questo sfaldamento mondiale anche chiamato “cambiamento climatico”) la natura sia diventata viva e magica. Le persone sono nuovamente incuriosite dagli animali e le piante, così come dal meteo. Ancora una volta, percepiamo il cosmo, riscoprendo il sole e il suo calore. Diventiamo come i pagani, attribuendo strani poteri a stelle e insetti, zampe di cavallo e lucciole, alberi di ulivi millenari, tempeste di ghiaccio estive, specie sconosciute di balene, nuovi batteri, virus e funghi.
Era Friedrich Schiller che scrisse due secoli fa che la natura era diventata disincantata. Le nuove leggi scientifiche della fisica riducevano tutto al peso e alla velocità di masse inerti. Tutto doveva essere misurato: la natura era stata dominata, ed era morta.
Oggi sembra che proprio ciò che minaccia la natura ne abbia fatto emergere la vitalità e la sua magia, molto spesso malevola, cioè quello che Georges Bataille chiamava il “sacro negativo”: il mondo dello stregone.
Penseremo insieme alla “natura” come idea soggetta alla storia. Una volta era viva, poi è morta, e adesso è nuovamente viva, in un grande risveglio nel quale ci sembra di confrontarci con gli spiriti dei morti.
(Testo: M. Taussig)
PROGRAMMA:
***Mercoledì 15 maggio
ore 15 | Stanza delle Parole
Introduzione al seminario
ore 18 | Auditorium
Lectio magistralis: “The Re-Enchantment of Nature”
di Michael Taussig
***Giovedì 16 maggio
ore 10-18 | Stanza delle Parole
10-13 | “The Mastery of Non-Mastery” con Michael Taussig e Future Farmers
14-15:30 | “Splendor Solis” di Isabella Mongelli
15:30-17 | “Ulivi di Puglia al tempo della Xylella” del collettivo epidemia
17 | Laboratorio
***Venerdì 17 maggio
ore 11-13 | Stanza delle Parole
“The Metamorphic Sublime”
ore 14-17 | Sala Cinema
“Blinding Sun,” una proiezione di film a cura di François Pisapia e José Segebre in presenza della regista Carolina Saquel (con lavori di: Los Ingrávidos, Federica Partinico, Jack Smith)
ore 17 | Terrazzo
Laboratorio
PARTECIPANTI:
Michael Taussig è un antropologo noto per i suoi studi etnografici non convenzionali e provocatori. Nato in Australia, ha studiato medicina all’Università di Sydney. Dottore di ricerca in Antropologia presso la London School of Economics, attualmente insegna Antropologia alla Columbia University di New York e alla European Graduate School (EGS) in Svizzera. Oltre a numerose indagini nel campo dell’antropologia medica, i suoi interessi si sono rivolti a Karl Marx e Walter Benjamin, in relazione all’idea di feticismo delle merci. Tra le sue opere ricordiamo Shamanism, Colonialism, and the Wild Man (1987); Cocaina. Per un’antropologia delle polvere bianca (2007) e due opere tradotte in italiano nel 2017: La bellezza e la bestia. Il fascino perverso della chirurgia estetica e Il diavolo e il feticismo della merce. Antropologia dell’alienazione nel ”patto col diavolo.”
Isabella Mongelli è un’artista che vive a Milano e si occupa di performance. Interessata ad azioni semplici in zone tematiche complesse, rimanda continuamente il senso a favore dell’ironia e della commozione. La sua ricerca si sviluppa tra l’invisibile e il super visibile creando una sensazione di sospensione e straniamento. Ricordiamo in particolare una serie di lavori teatrali e performativi che a partire da una riflessione sui problemi della città di origine, Taranto, vogliono parlare della “vita che salta tra i veleni”: my personal tarànto, LIDO AZZURRO (together in tarànto) e INDUSTRIAL GRAN TOUR. La sua serie video Surrogate Proliferation indaga il concetto di “surrogato” e la sua proliferazione come processo inevitabile della materia, del tempo ma anche del pensiero umano. Le sue performance sono state presentate in in Italia ed Europa e realizzate in collaborazione con istituzioni come Fondazione Pino Pascali, Gdansk City Institute, Xing, Teatro Pubblico Pugliese, Isis Arts Newcastle. www.isabellamongelli.it
Jasmine Pisapia è dottoranda in Antropologia presso la Columbia University. S’interessa alla storia dell’antropologia italiana, e in particolare la rappresentazione del lutto e della possessione nel secondo dopoguerra. Affronta questioni ambientali tramite la scrittura di un’etnografia della città di Taranto. Ha lavorato come programmatrice di cinema e performance a Montreal, e per la compagnia di teatro New York City Players.
Future Farmers è un collettivo fondato a San Francisco di artisti, attivisti, ricercatori, agricoltori e architetti che lavorano insieme per proporre alternative all’organizzazione sociale, politica e ambientale dello spazio. Usano vari media per decostruire i sistemi per visualizzare e comprendere le loro logiche intrinseche – sistemi alimentari, trasporti pubblici, educazione. Hanno creato scuole temporanee, libri, tour in autobus e mostre su larga scala e a livello internazionale. www.futurefarmers.com
Carolina Saquel, basata a Parigi, utilizza l’immagine in movimento come mezzo per alterare le percezioni della temporalità di eventi apparentemente insignificanti e soggetti naturali. Il suo lavoro passa dalle riflessioni sulla pittura a quello che potrebbe essere considerato un uso dell’immagine in movimento come scultura. Le sue opere sono state esposte in mostre e festival a livello mondiale (Fundació Joan Miró, Barcellona, Grand Palais, Parigi, Württembergischer Kunstverein Stuttgart, Germania, Bloomberg Space, Londra; Videobrasil). www.carolinasaquel.com
José Segebre è un curatore che vive e lavora in Germania. Ha studiato storia dell’arte, letteratura e studi curatoriali presso la Goethe-Universität e la Städelschule di Francoforte. Ha lavorato per la Fondazione Americana a Città del Messico, e organizzato mostre e pubblicazioni presso la galleria d’arte contemporanea Portikus di Francoforte. Lavora con l’artista performativa Anne Imhof dal 2015. Di recente ha curato con Tomke Braun fyr al KW Institute for Contemporary Art di Berlino (2015) e Self Bites Self al Kunstverein Göttingen (2018). La sua ricerca attuale si concentra su cinema e alterità.
François Pisapia è un artista che vive e lavora a Francoforte. Il suo lavoro incarna le figure del dilettante e del scavenger per seguire il desiderio, l’amore e il decadimento nelle immagini cinematografiche. Ha esposto al Centre for Contemporary Art (Glasgow), Tor Art Space (Francoforte), Mal Seh’n Kino (Francoforte), Palais de Tokyo (Parigi) e Centre Clark (Montreal). Sta finendo i suoi studi a Städelschule con Douglas Gordon e Wu Tsang. https://fpisapia.hotglue.me
Christian Colella è dottorando in Sociologia presso l’università Milano-Bicocca. Ha studiato antropologia tra Bologna e Torino. La sua attuale ricerca si focalizza sulle costruzioni locali di conoscenze fitopatologiche nel caso del disseccamento rapido degli ulivi in Puglia tra laboratori e mobilitazione politico-epistemica.
János Chialá, fotografo e giornalista freelance, è nato e cresciuto in Puglia. Ha studiato storia del medio oriente e filosofia alla School of Oriental and African Studies di Londra e al momento si occupa principalmente di agricoltura, questioni ambientali e degli ulivi di famiglia. www.postphotography.eu
Michele Bandiera, assegnista all’università di Torino, si è laureato alla stessa università in Geografia e Scienze Territoriali. Si occupa prevalentemente di conflitti ambientali, facendo convogliare strumenti da diverse scienze umane.
Collettivo epidemia è nato in Puglia, tra ricerche in antropologia, fotografia, geografia e sociologia. A maggio 2019, pubblicano il primo numero della loro rivista autoprodotta “Epidemia” su Gli ulivi di Puglia al tempo della Xylella, mentre il secondo numero proporrà una traduzione in lingua italiana del lavoro di Taussig sull’Urlo dell’Asino. www.collettivoepidemia.org