Cosmopolitiche. Pratiche e movimenti della transizione ecologica
Con testi di: Giulia Franchi e Filippo Taglieri, Emanuele Leonardi, Andrea Ghelfi, Sylvia Pérez-Vitoria, Laura Castellani e Marco Montanari, Gianluca Garetti, Irene Farronato. Introduzione a cura del Tavolo di Ecologia Politica di Genuino Clandestino e chiusura con testi selezionati dal Teatro Contadino Libertario.
”Domenica 8 Marzo 2020, il file di “Cosmopolitiche, pratiche e movimenti della transizione ecologica” era pronto per andare in stampa il giorno dopo. Poi quella sera è stato annunciato a reti unificate che, con il primo DPCM, la nostra tipografia di fiducia non avrebbe riaperto il giorno seguente, e che sarebbe rimasta chiusa fino a nuovo avviso in quanto attività “non strategica”. Sono passati due mesi e finalmente Epidemia 03 può andare in stampa. Infatti nel mondo affetto da virus di origine zoonotica, l’agroecologia diviene sempre più punto di riferimento per la ricerca di soluzioni, sempre più frontiera di lotta e terreno di sperimentazione per la transizione ecologica necessaria ad ogni costo.”
Siamo un gruppo di contadine, raccoglitrici, studentesse, ricercatrici, attiviste e coproduttrici che si è ritrovato attorno al tavolo ‘ecologia politica’ della rete Genuino Clandestino. Il lavoro di questo tavolo riguarda la ricerca sulle forme di vita e di politica contadine a partire dalle parole e dalle esperienze che attraversano i nodi della rete Genuino Clandestino. Nella pluralità e nella ricchezza delle pratiche che il nostro movimento esprime vediamo un potenziale trasformativo che vorrebbe contribuire alla costruzione di quello spazio politico possibile – autonomo, radicale, ecologista e plurale – che tutte noi intravediamo, attorno alle connessioni delle lotte per la difesa e l’autonomia dei territori, per i beni comuni, la sovranità alimentare e contro le grandi opere imposte. Lotte a cui ci sentiamo di appartenere e che vorremmo più vicine, intersecate, contaminate tra loro.
Crediamo che la radicalità della questione ecologica imponga a tutti i movimenti di guardare alle proprie pratiche e teorie da una nuova prospettiva, da un punto di vista per il quale non si distingue più fra natura e cultura, ambiente e umanità, corpo e mente, pratica e ideale. Una prospettiva grazie alla quale sia possibile decostruire quella concezione della politica (di cui noi tutte siamo portatrici) come qualcosa che riguarda esclusivamente gli esseri umani e le loro società. Siamo dentro a una situazione nella quale non è di nessuna utilità fare dell’ecologia uno strumento di consenso elettorale o di veicolo di una proposta politica già esistente.
La radicalità del problema ci stravolge e chiama a uno stravolgimento non solo del nostro modo di concepire la politica e le pratiche di trasformazione dell’esistente, ma anche le nostre pratiche di vita. Esige nuove connessioni, incontri e contaminazioni, degli spazi plurali di dialogo, pratica quotidiana e azione da costruire assieme. Per queste ragioni abbiamo organizzato una giornata di discussione il 22 Marzo 2019 al Forte Prenestino: un appuntamento pensato per dialogare con i movimenti territoriali e le realtà che avrebbero preso attivamente parte alla manifestazione del 23 Marzo a Roma contro le Grandi Opere Inutili e Imposte. E’ dai ragionamenti di queste giornate che nasce questo numero della rivista Epidemia.
Il progetto di “Cosmopolitiche” richiama appunto i tre temi che hanno attraversato le riflessioni della giornata del 22 Marzo: estrattivismo e beni comuni, agroecologia e buone pratiche, rapporto natura/cultura. Il primo intervento riprende il momento di dialogo legato all’approfondimento delle logiche del capitalismo estrattivista, degli strumenti legali ed economici con i quali esso si appropria del senso del territorio, estraendone un valore-capitale. Giulia Franchi e Filippo Taglieri, grazie alla loro esperienza con Re:Common, ci portano a domandarci quale sia la razionalità che si cela dietro l’intervento dell’umanità estrattiva.
In secondo luogo, gli articoli di Andrea Ghelfi ed Emanuele Leonardi ci accompagnano alla lettura dei contributi che autori quali Guattari e Gorz possono offrirci per pensare l’ecologia politica. Attraverso gli spunti di Pierre-Félix Guattari ci impegniamo a pensare l’ecologia politica come una pratica che mini alla radice quel costrutto della ragione che ha consentito il dispiegarsi di un sistema lineare ed estrattivo, separando ciò che non si può separare, la natura dalla cultura. Mentre attraverso il lavoro di André Gorz guardiamo allo sviluppo del capitale nella sua capacità inglobante, e a come cambiano i luoghi del valore e della natura.
In una terza parte della rivista, vogliamo raccogliere degli strumenti per pensare la lotta e la pratica. Silvia Perèz ci parla di agroecologia, una pratica ecologica che porta con sé una visione diversa del rapporto con il territorio e i suoi prodotti. Questa visione della vita nei territori viene messa in relazione all’epidemiologia, lo studio delle relazioni tra inquinamento ambientale e le sue relative patologie da Gianluca Garetti di Medicina Democratica. A seguire, il contributo di Laura Castellani e Marco Montanari affronta la figura politica del contadino, e come questa sia richiamata ad avere un ruolo di resistenza nella contemporaneità. Mentre Irene Farronato accompagna la sua mostra fotografica, che ha animato le gallerie del Forte Prenestino durante l’incontro del 22 Marzo, con un testo che inquadra le sue riflessioni sui paesaggi della catastrofe, come quello del Veneto, dove tenta di ricostruire una trama, delle alleanze, e una storia di salvezza.
Infine, come un richiamo alla performance del teatro contadino, riproponiamo i testi che hanno animato lo spettacolo “Su Questa Terra”, ovvero i quattro monologhi: il primo liberamente tratto da “Lettera ai contadini sulla povertà e la pace ” di Jean Giono, il secondo ispirato dallo stesso libro di Giono, il terzo tratto da “Furore” di John Steinbeck e il quarto sempre liberamente tratto da un comunicato di un collettivo di occupanti della ZAD di Notre Dame de Lande di qualche anno fa.
Epidemia 03
Cosmopolitiche. Pratiche e movimenti della transizione ecologica
ISBN 972-12-200-6248-0
Maggio 2020
108 pagine a colori
In libreria e su ordinazione
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